Skip to main content

Normative

Oekotex

Oekotex è un sistema di controllo e certificazione indipendente e uniforme a livello internazionale per le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti del settore tessile ad ogni livello di lavorazione, oltre che per i materiali accessori utilizzati. Esempi di articoli certificabili: filati greggi, tinti e finiti, tessuti e maglie, accessori come bottoni, cerniere, filati cucirini o etichette, articoli confezionati di diverso tipo (abbigliamento di tutti i tipi, tessuti da casa e arredamento, biancheria da letto, spugne ecc.).
Dal 1992 il principale scopo dello STANDARD 100 by OEKO-TEX® è lo sviluppo di criteri di verifica, valori limite e metodologie di test su base scientifica. Sulla base dell’estesa e severa lista dei requisiti comprendente diverse centinaia di singole sostanze regolamentate, lo STANDARD 100 by OEKO-TEX® copre:

  • Importanti regolamentazioni di legge come coloranti azoici, formaldeide, pentaclorofenolo, cadmio nichel, ecc.
  • Numerose sostanze chimiche pericolose per la salute, anche se non ancora regolamentate per legge.
  • Dei requisiti degli allegati XVII e XIV del Regolamento Europeo sulle sostanze chimiche REACh e della lista ECHA delle sostanze candidate SVHC, se questi sono rilevanti per prodotti tessili e abbigliamento o accessori secondo la valutazione del gruppo di esperti OEKO-TEX®. A seguito di discussioni e sviluppi considerati rilevanti, i requisiti dello STANDARD 100 by OEKO-TEX® vengono aggiornati nella maniera più rapida ed efficace possibile.
  • Requisiti della normativa americana US Consumer Product Safety Improvement Act (CPSIA) per il piombo.
  • Numerose classi di sostanze rilevanti anche per l’ambiente

Grazie alla sua esperienza decennale, lo STANDARD 100 by OEKO-TEX® contribuisce a garantire una sicurezza di prodotto elevata ed efficace dal punto di vista del consumatore. I criteri di verifica e i valori limite sono di gran lunga più esigenti dei parametri validi a livello nazionale e internazionale. Le approfondite verifiche dei prodotti e gli audit aziendali periodici consentono inoltre di sensibilizzare l’industria all’utilizzo responsabile delle sostanze chimiche, nel lungo termine e su scala mondiale. Questo concetto attribuisce da molti anni un ruolo dominante allo STANDARD 100 by OEKO-TEX®.

UNI EN ISO 13688

Indumenti di protezione

Requisiti generali

La norma specifica i requisiti prestazionali generali per ergonomia, innoquità, designazione delle taglie, invecchiamento, compatibilità e marcatura degli indumenti di protezione e le informazioni che devono essere fornite dal fabbricante con l’indumento di protezione.

UNI EN 20471

Indumenti ad alta visibilità

Metodi di prova e requisiti

La norma specifica i requisiti per gli indumenti ad alta visibilità in grado di segnalare visivamente la presenza dell’utilizzatore.

Il numero accanto al simbolo grafico (x) indica la classe del capo di abbigliamento in conformità al prospetto 1. Se nelle istruzioni del fabbricante è dichiarato un numero massimo di cicli di pulizia, questo valore deve essere correlato al componente del materiale ad alta visibilità (materiale di fondo, retroriflettente, materiale a prestazioni combinate) indicando il numero minimo di lavaggi. Il numero massimo dei lavaggi dev’essere marcato sull’etichetta permanente del capo di abbigliamento.

PROSPETTO 1 · AREE MINIME RICHIESTE DI MATERIALE VISIBILE IN M2

MATERIALE
CAPI DI ABBIGLIAMENTO DI CLASSE 3
CAPI DI ABBIGLIAMENTO DI CLASSE 2
CAPI DI ABBIGLIAMENTO DI CLASSE 1
Materiale di fondo
0,80
0,50
0,14
Materiale retroriflettente
0,20
0,13
0,10
Materiale a prestazioni combinate
n.d.
n.d.
0,20

Nota: la classe degli indumenti è determinata dall’area minima di materiale visibile.

UNI EN 343

Indumenti di protezione

Protezione contro la pioggia

La norma specifica i requisiti e i metodi di prova applicabili ai materiali e alle cuciture di indumenti di protezione contro gli effetti delle precipitazioni (per esempio pioggia, neve), della nebbia e dell’umidità del suolo.

Il pittogramma deve essere apposto sul capo di abbigliamento, seguito dal numero della presente norma e delle relative classi. Se la classe di resistenza al valore acqueo è pari a 1, dietro tale numero deve essere aggiunto l’avvertimento seguente: “Tempi di utilizzo dell’indumento limitati”.

x Resistenza alla penetrazione dell’acqua)
x (Resistenza al vapore acqueo)
r (Raintower test – opzionale)

UNI EN 14058

Indumenti di protezione

Capi di abbigliamento per la protezione contro gli ambienti freddi

La norma specifica requisiti e metodi di prova per la prestazione di singoli capi di abbigliamento per la protezione contro gli effetti degli ambienti fino a -5°C. Questi effetti comprendono non solo le basse temperature dell’aria, ma anche l’umidità e la velocità dell’aria. Sono esclusi dalla norma, i completi per la protezione contro il freddo, le calzature, i guanti e i copricapi separati.

Il pittogramma indicante che è offerta la protezione contro l’ambiente freddo deve essere conforme ai livelli di prestazione appropriati aggiunti come segue:

Protezione contro il freddo (ISO 7000-2412)

EN 14058:2017

Y Classe di resistenza termica

Y Classe di permeabilità all’aria

Icler in m2 xK/W del capo di abbigliamento con completo di riferimento R è obbligatorio per Rct secondo la classe 4. Se è obbligatorio per la classe 4, è facoltativo per le classi da 1 a 3.

WP Penetrazione dell’acqua, opzionale

Nota: Y e/o WP sono sostituiti con X se il capo non è stato sottoposto a prova.

UNI EN 13034

Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi

Requisiti prestazionali per indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata contro agenti chimici liquidi (equipaggiamento tipo 6 e tipo PB [6])

La norma specifica i requisiti minimi per gli indumenti di protezione chimica ad uso limitato e riutilizzabili che offrono una protezione limitata. Gli indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata sono destinati ad essere utilizzati nei casi di potenziale esposizione a spruzzi leggeri, aerosol liquidi o a bassa pressione, piccoli schizzi, contro i quali non è richiesta una barriera completa contro la permeazione dei liquidi (a livello molecolare).

UNI EN 1149-5

Indumenti di protezione
Proprietà elettrostatiche

Requisiti prestazionali

La norma specifica i requisiti del materiale e di progettazione per gli indumenti di protezione che dissipano le cariche elettrostatiche, utilizzati come parte di un sistema di messa a terra totale per evitare scariche che possano innescare incendi. I requisiti possono risultare insufficienti in atmosfere infiammabili arricchite di ossigeno. La norma non è applicabile per la protezione contro la tensione di rete.

UNI EN 11611

Indumenti di protezione utilizzati per la saldatura e i procedimenti connessi

La norma specifica i requisiti fondamentali minimi di sicurezza e i metodi di prova per indumenti di protezione compresi cappucci, grembiuli, maniche e ghette che sono progettati per proteggere il corpo del portatore compresa la testa (cappucci) ed i piedi (ghette) e che sono destinati ad essere indossati durante la saldatura e i procedimenti connessi che presentano rischi comparabili. La norma specifica due classi con requisiti prestazionali specifici: classe 1 il livello più basso classe 2 il livello più alto. 

– Classe 1:
LIVELLI BASSI DI SCHIZZI DI METALLI FUSI E CALORE RADIANTE

Saldatura a gas (acetilene) Saldatura TIG (tungsten inert gas) Saldatura MIG (metal inert gas) Saldatura MMA (manual metal arc – elettrodo al rutile)

Saldatura microplasma

Brasatura

Saldatura a punti

– Classe 2:
LIVELLI PIÙ ELEVATI DI SCHIZZI DI METALLI FUSI E CALORE RADIANTE 

Saldatura MMA (manual metal arc – elettrodo basico o cellulosico) Saldatura MAG (metal active gas) Saldatura MIG (metal inert gas con corrente elevata) 

Saldatura al plasma

UNI EN 11612

Indumenti di protezione
Indumenti per la protezione contro il calore e la fiamma

Requisiti prestazionali minimi

La norma specifica i requisiti prestazionali per capi di abbigliamento costruiti con materiali flessibili che sono progettati per proteggere il corpo del portatore, ad eccezione delle mani, dal calore e/o dalla fiamma. Per la protezione della testa e dei piedi, gli unici articoli di abbigliamento di protezione che rientrano nello scopo e campo di applicazione della norma sono le ghette, i cappucci ed i copristivali. Comunque, per quanto concerne i cappucci, non sono forniti requisiti per le visiere e l’equipaggiamento per la respirazione.

La prova di materiali e di cuciture deve avvenire in conformità alla ISO 15025 con Procedimento A (codice lettera A1) e facoltativamente Procedimento B (codice lettera A2).

A1 o A1+A2, B(x), C(x), D(x), E(x), F(x)
(x)= Livello prestazionale ottenuto.

UNI EN 14116

Indumenti di protezione
Protezione contro la fiamma

Materiali, assemblaggi di materiale e indumenti a propagazione di fiamma limitata

La norma specifica i requisiti prestazionali dei materiali, degli assemblaggi di materiale e degli indumenti di protezione a propagazione di fiamma limitata allo scopo di ridurre la possibilità che un indumento bruci, quando in contatto occasionale e breve con piccole fiamme, rappresentando in tal modo un pericolo esso stesso. Sono specificati inoltre requisiti supplementari per gli indumenti.

Gli indumenti di protezione conformi alla presente norma sono destinati a proteggere i lavoratori contro il contatto occasionale e breve con piccole fiamme di accensione, in circostanze in cui non sussistono pericoli termici significativi e senza la presenza di un altro tipo di calore.

REQUISITI PER L’INDICE DI PROPAGAZIONE DI FIAMMA LIMITATA 1

MATERIALE
REQUISITO
Propagazione di fiamma
Per nessun provino il fronte inferiore della fiamma o del foro deve raggiungere il bordo superiore o verticale.
Residui infiammati
Nessun provino deve produrre corpi incandescenti o in fusione.
Incandescenza residua
Il tempo di incandescenza residua deve essere ≤ 2 s. L’incandescenza all’interno della zona bruciata è definita nella ISO 15025 come incandescenza residua senza combustione e non è considerata incandescenza residua ai fini del presente punto.

REQUISITI PER L’INDICE DI PROPAGAZIONE DI FIAMMA LIMITATA 2

MATERIALE
REQUISITO
Propagazione di fiamma
Per nessun provino il fronte inferiore della fiamma o del foro deve raggiungere il bordo superiore o verticale.
Residui infiammati
Nessun provino deve produrre corpi incandescenti o in fusione.
Incandescenza residua
Il tempo di incandescenza residua deve essere ≤ 2 s. L’incandescenza all’interno della zona bruciata è definita nella ISO 15025 come incandescenza residua senza combustione e non è considerata incandescenza residua ai fini del presente punto.
Formazione di fori
Nessun provino deve fornire la formazione di fori di 5 mm o maggiore in nessuna direzione, ad eccezione della fodera intermedia che è utilizzata per la protezione specifica diversa da protezione al calore e alla fiamma.

REQUISITI PER L’INDICE DI PROPAGAZIONE DI FIAMMA LIMITATA 3

MATERIALE
REQUISITO
Propagazione di fiamma
Per nessun provino il fronte inferiore della fiamma o del foro deve raggiungere il bordo superiore o verticale.
Residui infiammati
Nessun provino deve produrre corpi incandescenti o in fusione.
Incandescenza residua
Il tempo di incandescenza residua deve essere ≤ 2 s. L’incandescenza all’interno della zona bruciata è definita nella ISO 15025 come incandescenza residua senza combustione e non è considerata incandescenza residua ai fini del presente punto.
Formazione di fori
Nessun provino deve fornire la formazione di fori di 5 mm o maggiore in nessuna direzione, ad eccezione della fodera intermedia che è utilizzata per la protezione specifica diversa da protezione al calore e alla fiamma.
Combustione residua
Il tempo di combustione residua deve essere ≤ 2 s.

UNI EN 61482

Indumenti di protezione utilizzati in situazione in cui esiste il rischio di esposizione ad archi elettrici

La norma specifica la prestazione degli indumenti progettati per proteggere tutto il corpo contro i rischi termici di un arco elettrico dovuto a cortocircuito accidentale ed inaspettato in impianti elettrici.

Nel metodo 1-2: Camera di prova con arco elettrico e forzato.
La prova è effettuata secondo 2 classi in base alla corrente di cortocircuito presunta.

Tensione di prova 400 V c.a.
Durata dell’arco 500 ms

– Classe 1:
Il capo garantisce il minimo livello di protezione dell’arco termico.
Corrente di prova 4 KA

– Classe 2:
Il capo garantisce il più alto livello di protezione dell’arco termico.
Corrente di prova 7 KA

Azienda con sistema di gestione qualità certificato da DNV ISO 9001

Hit enter to search or ESC to close